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FISIOTERAPIA A DOMICILIO

FISIOTERAPIA A DOMICILIO Fisioterapia a Casa: Portare la Guarigione alla Tua Porta nel centro di Roma Fisiomonti ha sviluppato dei percorsi terapeutici adattati alle esigenze dei pazienti che vivono nel centro di Roma che potrebbero trovare difficile accedere alle strutture sanitarie a causa di problemi di mobilità, vincoli di trasporto o preoccupazioni per la salute. Di conseguenza, offriamo i nostri servizi di fisioterapia nel comfort e nella comodità delle case dei pazienti. Percorsi terapeutici in un Ambiente Familiare: Uno dei principali vantaggi della fisioterapia a casa è la possibilità di ricevere cure personalizzate in un ambiente familiare. Gli ambienti domestici offrono un senso di comfort e sicurezza, che possono contribuire a una ripresa più rapida e a migliori risultati nel trattamento. Consegnando le cure direttamente alle case dei pazienti, i fisioterapisti di Fisiomonti possono valutare le sfide e le opportunità specifiche presenti in ciascuno spazio vitale, adattando i percorsi terapeutici   alle esigenze e gli obiettivi unici della persona presa in carico. Convenienza e Accessibilità: La fisioterapia domiciliare elimina la necessità che i pazienti si rechino in una clinica o in un centro di riabilitazione, risparmiando tempo e riducendo le barriere logistiche. Questa comodità è particolarmente vantaggiosa per le persone con limitazioni di mobilità, condizioni croniche o impegni di tempo. Fisiomonti mette a disposizione la sua esperienza qualificata direttamente a casa del paziente. Il nostro servizio domiciliare garantisce alla persona di ricevere cure tempestive e coerenti senza la complicazione degli spostamenti o dell’attesa degli appuntamenti. Valutiamo e Curiamo: Proprio come in un contesto clinico, la nostra fisioterapia domiciliare inizia con una valutazione completa della condizione del paziente, inclusa la storia clinica, le limitazioni di mobilità, le capacità funzionali, e la presa in carico degli obiettivi a breve e lungo termine importanti per la persona. Sulla base di queste valutazioni, Fisiomonti sviluppa un percorso terapeutico che può includere esercizi, tecniche di terapia manuale ed un’educazione sulle strategie di auto-gestione. Che si tratti di recupero post-operatorio, gestione di una condizione cronica o riabilitazione da un infortunio, offriamo cure complete personalizzate alle esigenze e alle circostanze specifiche dell’individuo. Promuoviamo l’Indipendenza e il Benessere: Oltre ad affrontare le sfide fisiche immediate, aiutiamo i pazienti ad assumere un ruolo attivo nel loro recupero e nel loro benessere complessivo. Insegnando tecniche adeguate, fornendo orientamenti su regimi di esercizio e offrendo consigli pratici per la vita quotidiana, aiutiamo la persona a riacquistare fiducia, indipendenza e capacità funzionali. Forniamo le strategie per imparare a gestire le proprie condizioni in modo più efficace, promuovendo la salute a lungo termine e un miglioramento della qualità della vita. Approccio Collaborativo dello Staff : Fisiomonti  opera all’interno di un quadro sanitario collaborativo, coinvolgendo i familiari e gli altri membri del team sanitario del paziente, come medici e infermieri. Il nostro approccio interdisciplinare garantisce la continuità delle cure, facilita la comunicazione e promuove strategie di trattamento che affrontano gli aspetti fisici, emotivi e sociali della salute e del benessere della persona che prendiamo in carico. In conclusione, Fisiomonti con il suo servizio a domicilio offre un approccio conveniente personalizzato ed efficace. Consegnando cure di alta qualità direttamente alla porta dei pazienti nel centro di Roma, aiutiamo gli individui a riacquistare l’indipendenza nella vita quotidiana. Che si tratti di recupero post chirurgico ( protesi di spalla, protesi di ginocchio, protesi d’anca, fratture vertebrali, ricostruzione legamento crociato anteriore), di riabilitazione neurologica ( ictus, morbo di Parkinson), di riabilitazione post-allettamento, odi riabilitazione geriatrica ( rischio di cadute, perdita di mobilità, demenza senile), riusciamo a gestire condizioni croniche  con percorsi terapeutici orientati alla la guarigione, prevenzione e mantenimento dei risultati ottenuti. Prenota ora

CLINICA DELLA TENDINITE

CLINICA DELLA TENDINITE Nella metodologia medica classica, la diagnosi e lo studio della patologia alla base di un sintomo è sempre da ricercare nel trattamento medico. Tuttavia questo modello ideale non sempre è applicabile ai tendini in quanto: le patologie legate ai tendini sintomatici non sono stata ancora chiaramente delineate e ci si trova spesso di fronte a una discrepanza tra il dolore riportato/percepito e le evidenze portate dalle immagini diagnostiche, probabilmente dovuta al coinvolgimento e alla sensibilizzazione del sistema nervoso, che contribuisce a complicare la diagnosi. Lo stesso termine “tendinopatia”, infatti, non indica una patologia ma è un termine più generico coniato per indicare che “qualcosa non va” (un insieme di sintomi) a livello del tendine. Quindi, al contrario della diagnosi della patologia e del meccanismo del dolore che causano l’insorgere di una tendinopatia, la diagnosi di “tendinopatia” è ragionevolmente facile da raggiungere a livello clinico, sulla base del dolore percepito e localizzato nel tendine specifico quando viene sollecitato. La tendinopatia è un problema invalidante che impedisce alla persona di svolgere una vita fisicamente attiva e sana e si ripercuote indirettamente sulla società.   Il trattamento delle tendinopatie prevede che il tendine sia caricato e sollecitato progressivamente. Le attività che provocano dolore sono inizialmente da estromettere completamente dal trattamento, per poi procedere con un lento e progressivo inserimento di esercizi che sollecitano il tendine al di sotto della soglia del dolore. Per un trattamento efficace è chiave la collaborazione del paziente a cui verrà richiesto di aderire ad un piano di esercizi terapeutici e che dovrà evitare le attività che sollecitano il tendine in maniera errata.   Il piano di esercizi terapeutici personalizzato verrà monitorato, aggiornato e implementato dal fisioterapista, il quale, contemporaneamente, studierà gli schemi motori che potrebbero aver contribuito all’insorgere della tendinopatia. In alcuni tipi di tendinopatie, come le tendinopatie inserzionali (quelle che colpiscono l’inserzione del tendine, come ad esempio l’epitrocleite), l’esecuzione di esercizi isometrici e isotonici ad alto carico (sempre al di sotto della soglia del dolore ovvero eseguiti in posizione che non provoca dolore) può addirittura alleviare i sintomi durante la fase acuta dell’infiammazione. Più generalmente questo tipo di esercizi sarà parte di ogni piano di riabilitazione, poiché può aiutare nella gestione delle componenti legate al sistema nervoso ed è fondamentale nella reinstituzione della capacità del sistema muscolo-tendineo di accumulare energia e liberarla, prima di tornare a movimenti più complessi necessari al ritorno alla pratica sportiva.   Superata la fase acuta, si potrà procedere con la correzione degli schemi motori che hanno portato all’insorgere della tendinopatia, sia con mezzi fisici – ad esempio il taping – sia con ulteriori esercizi terapeutici volti a correggere postura ed esecuzione di determinati movimenti in modo da prevenire il ricorrere della tendinopatia stessa. Inoltre il piano di esercizi terapeutici potrà arricchirsi di esercizi mirati al rinforzo dei muscoli coinvolti negli schemi motori associati all’iniziale insorgere della tendinopatia Prenota ora

CLINICA DEL GINOCCHIO

CLINICA DEL GINOCCHIO Il ginocchio è una delle grandi articolazioni del corpo in cui ossa, cartilagini, legamenti, muscoli e tendini lavorano insieme per rendere flessibile il ginocchio, rendendo la persona capace di camminare, correre, saltare, girare e piegarsi fluidamente. Le ossa che compongono l’articolazione del ginocchio sono 3: il femore, la tibia e la rotula. Femore e tibia compongono l’articolazione detta femoro-tibiale, che permette movimenti di flessione ed estensione della gamba. Femore e rotula formano, invece, l’articolazione femoro-rotulea. Un ginocchio sano presenta ossa con superfici molto lisce e ricoperte da un tessuto protettivo resistente chiamato cartilagine. Oltre alle ossa, l’articolazione presenta dei legamenti posizionati ai lati e nella parte interna del ginocchio che tengono in posizione le ossa dell’articolazione e ,durante il movimento, la stabilizzano insieme a muscoli e tendini. Tra la tibia e il femore sono presenti due strutture fibrocartilaginee a forma di semiluna: i menischi, che proteggono la cartilagine articolare e fungono da ammortizzatori. Nelle zone in cui si verifica più attrito, troviamo delle borse sinoviali: sacche piene di liquido (detto sinoviale) che ammortizzano l’area in cui pelle e tendini scivolano sull’osso. Completa l’articolazione una capsula articolare che la riveste e secerne un liquido che lubrifica l’articolazione, riducendo ulteriormente l’attrito e facilitando il movimento.     Patologie del ginocchio Gonartrosi L’artrosi al ginocchio (o gonartrosi) è una malattia degenerativa della cartilagine articolare del ginocchio, che porta a una mobilità limitata dell’articolazione. Circa il 12% della popolazione adulta e il 90% degli ultrasettantenni soffre di artrosi al ginocchio. Una cartilagine articolare sana protegge il ginocchio, ammortizzandolo nei movimenti e in caso d’impatti. La cartilagine si deteriora naturalmente a causa del normale processo d’invecchiamento. Tuttavia, in determinate circostanze, questa usura può diventare eccessiva e causare patologie. Infatti, progressivamente, la cartilagine si consuma e diventa sfilacciata e ruvida. Lo spazio protettivo tra le ossa diminuisce e questo porta, in alcuni casi, allo sfregamento delle ossa del ginocchio tra di loro. Con l’avanzare di questo processo, la capsula articolare s’ispessisce, i muscoli della coscia diventano ipotonici e causano un irrigidimento del ginocchio, che perde mobilità rimanendo curvo e/o flesso. Anche i legamenti possono subire danni, determinando una sensazione di cedimento e instabilità.   Come insorge, quali sono i sintomi e cosa possiamo fare per l’artrosi al ginocchio? Sintomi: I sintomi dell’artrosi al ginocchio spesso si sviluppano lentamente e peggiorano nel tempo. Segni e sintomi dell’artrosi al ginocchio includono: Dolore. il ginocchio è dolorante durante o dopo un movimento. Rigidità. Al risveglio o dopo un periodo di inattività il ginocchio risulta rigido. Lassità. L’articolazione può risultare morbida all’applicazione di una leggera pressione. Perdita di flessibilità. L’articolazione non è in grado di muoversi attraverso la sua intera gamma di movimento. Sensazione stridente. Quando usiamo il ginocchio percepiamo come uno “stridio” nei movimenti Speroni ossei. Intorno all’articolazione interessata si formano pezzi di osso extra, che sembrano grumi duri. Gonfiore. Spesso causato dall’infiammazione dei tessuti molli intorno all’articolazione. Sperimentiamo uno più di questi sintomi già da un po’ di tempo, COSA POSSIAMO FARE? Visita Medica:  Dobbiamo senz’altro procedere ad ottenere una diagnosi chiara sottoponendoci ad una visita medica. Durante questa visita il medico chiederà i sintomi e la storia medica del paziente, condurrà un esame fisico in cui verificherà con vari test: dolorabilità, gonfiore, problemi di andatura, segni clinici di lesioni muscolari, legamentose o tendinee ed eventualmente, ordinerà esami diagnostici, come radiografie o esami del sangue.Esami diagnostici: Raggi X: Forniscono immagini dettagliate di strutture dense, come l’osso. Possono aiutare a distinguere tra varie forme di artrosi. I raggi X di un ginocchio artritico possono mostrare un restringimento dello spazio articolare, cambiamenti nell’osso e la formazione di speroni ossei.  RMN: Occasionalmente, può essere necessaria una risonanza magnetica o una tomografia computerizzata per determinare le condizioni dei tessuti molli del ginocchio. Mi è stata diagnosticata una gonartrosi. Cosa debbo fare? Ci sono varie possibilità: Nella fase acuta della malattia, si può iniziare con un trattamento analgesico: L’applicazione topica e sistematica di farmaci antinfiammatori può essere efficace nelle fasi acute della malattia (consultare sempre il medico curante). Allo scemare della fase acuta si aprono varie possibilità (sempre previa consultazione e valutazione del caso specifico con un professionista sanitario di fiducia):   Trattamento Chirurgico: Artroscopia o Trattamento chirurgico mininvasivo: questa moderna tecnica endoscopica può eliminare lo sviluppo del deterioramento della cartilagine rimuovendo le aree danneggiate e la formazione ossea patologica (osteofiti), oltre a rafforzare l’apparato legamentoso. Protesi: Chirurgia sostitutiva dell’articolazione del ginocchio nel caso in cui i trattamenti conservativi e minimamente invasivi abbiano fallito.   Trattamento Conservativo (Fisioterapia)  Il fisioterapista affronterà con il paziente affetto da artrosi al ginocchio il problema del dolore, della perdita di mobilità articolare, debolezza, andatura e resistenza. Posto che il danno arrecato alla cartilagine non può essere invertito, si può ridurre il dolore, migliorare la mobilità, la funzione e rallentare il deterioramento articolare senza intervenire chirurgicamente ma lavorando con lo scopo di  Rafforzare i muscoli che circondano il ginocchio, i glutei e l’anca. Allungare i muscoli tesi e rigidi, come ad esempio i muscoli posteriori della coscia. Incoraggiare lo scambio di liquidi e sostanze nutritive nel corpo con esercizi aerobici leggeri, come camminare, nuotare o fare esercizi in piscina. Muscoli forti e flessibili possono supportare meglio l’articolazione del ginocchio, con conseguente minore pressione sulla cartilagine e sulle ossa danneggiate. Se da un lato l’uso eccessivo delle ginocchia può peggiorare la salute delle articolazioni e l’artrosi al ginocchio, dall’altro meno si muovono le ginocchia più tendono a indebolirsi. Bisogna quindi trovare quell’equilibrio per mantenere le articolazioni del ginocchio in movimento quel tanto che basta per far sì che siano forti e sane.  Negli ultimi anni la chirurgia sta diventando un’opzione sempre meno usata per l’artrosi al ginocchio. Le prove dimostrano che la sola fisioterapia è altrettanto efficace nell’alleviare il dolore e nel migliorare la condizione dell’articolazione del ginocchio in presenza di artrosi.   LESIONI MENISCALI: Il menisco può lesionarsi a causa di traumi acuti, o come risultato di alterazioni degenerative che avvengono nel tempo. Le lesioni del menisco sono spesso, ma non esclusivamente, legate allo sport e si verificano di solito durante movimenti di rotazione: l’atleta ruota o

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